Ieri ho visto il bellissimo film di Paolo Sorrentino "This must be the place"
L'atmosfera rarefatta dei paesaggi americani mi ha ricordato la luce di certi quadri di Hopper o di Jack Vettriano.
La sensazione di estraniamento procurata dalla maschera grottesca del personaggio con la sua valigia/carrello trascinata tra i paesaggi americani era forse ancora più evidente in quei luoghi/non luoghi urbani come aeroporti, sale d'attesa, supermercati e centri commerciali.
Non dissimilmente dal precedente film "Le conseguenze dell' amore" in cui alcuni interni silenziosi d' albergo uniti alla mancanza di dialoghi, restituivano la fissità plastica e silenziosa tipica di alcune ambientazioni del pittore americano.
Esistono molte maniere di morire, la peggiore è rimanendo vivi......
Colonna sonora strepitosa
Nessun commento:
Posta un commento