sabato 13 luglio 2013

LEVIATHAN

Il Leviatano (o Leviatan o Leviathan; ebr. Liwyātān) era già nella mitologia fenicia, l' animale del caos primitivo. Il nome ricorre più volte nel testo ebraico della Bibbia, nel libro di Giobbe compare insieme al suo opposto, il Behemoth che simboleggia l'altra metà del creato, la Bestia terrestre. 


Il Leviatano è una sorta di sepente marino con denti orribili e scaglie di una corazza imperforabile, getta fumo dalle narici. Il suo nome in ebraico significa "contorto, avvolto". Nel tempo è diventato il termine per indicare la balena o qualsiasi altra enorme creatura abiti il mare.

Secondo Giobbe: "Il Signore si vanta per aver generato questo mostro marino, simbolo della potenza del Creatore". Per il profeta Isaia, il Leviatano avrebbe un destino legato alla resurrezione. Dice il profeta:"In quel giorno, con la sua spada dura, grande e forte, il Signore visiterà Leviathan, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare".



Quel giorno, come si legge nel Talmud, è quello che segna la fine dei tempi, quando il Signore, dopo aver ucciso il Leviatano, ne darà la carne da mangiare al suo popolo. E con la sua pelle rilucente farà una tenda che da Gerusalemme andrà ad illuminare il mondo.  


 Interno del Leviatano secondo Anish Kapoor






Cucciolo di Leviatano trovato morto sulla spiaggia gelata di Muskemlin in Estonia

venerdì 12 luglio 2013

Dino Battaglia

Ho menzionato Dino Battaglia come uno dei migliori illustratori per "Moby Dick" e credo che sia giusto spendere qualche altra parola per incuriosire chi non ha mai conosciuto questo disegnatore veneziano, morto nel 1983.
 




Come molti "linusiani" d'epoca, ho conosciuto le tavole di Dino Battaglia sui numeri delle riviste che si occupavano di fumetti di qualità e quindi Alter Alter, Corto Maltese, e su altre pubblicazioni della Milano Libri.



Battaglia è stato un vero maestro del bianco e nero, anzi come ha detto qualcuno del grigio, (anche se alcune volte i fumetti venivano colorati dagli inchiostri di sua moglie Laura), e col suo stile così cupo e lugubre ha interpretato le migliori pagine dei racconti gotici, fantastici e del soprannaturale.
Primo fra tutti E. A. Poe del quale ha illustrato moltissime novelle



Lo stile cupo e funereo di Battaglia si addice perfettamente a tradurre in immagini i lugubri racconti di Poe, ma Battaglia si cimenta anche coi racconti grotteschi e fantastici dell'autore e con altri grandi scrittori "gotici", Lovecraft ed Hoffman per citare altri due maestri del genere.
Fra gli innumerevoli lavori di Battaglia ricordiamo ancora le riduzioni dei testi di Maupassant (Palla di Sevo, Mamma Sauvage, ...), numerosi adattamenti di fiabe (L'acciarino, Giamil lo sfortunato, ...) ed inoltre Woyzec, Il golem, Canto di Natale. Gli adattamenti sono sempre straordinari, a volte molto fedeli all'originale altre volte trasposti più liberamente.
Le pubblicazioni dei suoi racconti si susseguono sulle più prestigiose riviste e vengono spesso raccolti in volume ("Totentanz", "Battaglia racconta maupassant"). Ancora oggi, ad oltre 20 anni di distanza dalla morte, le sue storie continuano ad essere ristampate con notevole successo.
A volte le storie vengono riproposte nell'originale bianco e nero, altre volte in versioni colorate in modo tutt'altro che banale dalla moglie Laura Battaglia (e il caso delle numerose storie ripubblicate sul mensile Corto Maltese, nato proprio nell'ottobre del 1983, data di morte del grande autore Veneziano).
- See more at: http://www.slumberland.it/contenuto.php?tipo=autore&id=49&nome=dino_battaglia#sthash.91Gb6WOm.dpuf

 In particolare mi ricordo di "Ligeia" e "Il crollo della casa degli Usher", un racconto che ha avuto per me che sono un amante dei libri, una sorprendente e non meno intensa riedizione in uno dei capitoli di "Cronache Marziane" di Ray Bradbury



Ma anche altri autori del gotico e del soprannaturale hanno attirato al sua attenzione di illustratore sopraffino



Lo stile cupo e funereo di Battaglia si addice perfettamente a tradurre in immagini i lugubri racconti di Poe, ma Battaglia si cimenta anche coi racconti grotteschi e fantastici dell'autore e con altri grandi scrittori "gotici", Lovecraft ed Hoffman per citare altri due maestri del genere.
Fra gli innumerevoli lavori di Battaglia ricordiamo ancora le riduzioni dei testi di Maupassant (Palla di Sevo, Mamma Sauvage, ...), numerosi adattamenti di fiabe (L'acciarino, Giamil lo sfortunato, ...) ed inoltre Woyzec, Il golem, Canto di Natale. Gli adattamenti sono sempre straordinari, a volte molto fedeli all'originale altre volte trasposti più liberamente.
Le pubblicazioni dei suoi racconti si susseguono sulle più prestigiose riviste e vengono spesso raccolti in volume ("Totentanz", "Battaglia racconta maupassant"). Ancora oggi, ad oltre 20 anni di distanza dalla morte, le sue storie continuano ad essere ristampate con notevole successo.
A volte le storie vengono riproposte nell'originale bianco e nero, altre volte in versioni colorate in modo tutt'altro che banale dalla moglie Laura Battaglia (e il caso delle numerose storie ripubblicate sul mensile Corto Maltese, nato proprio nell'ottobre del 1983, data di morte del grande autore Veneziano).
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Ha lavorato al "Golem" di Gustav Meyrink, ai racconti di Maupassant, e a molti libri di favole, compreso "Il canto di Natale"




Uno dei volumi migliori a mio parere è proprio quello da cui sono partito per questa superflua recensione, "Moby Dick la balena", pubblicato nel 1967, nonchè quello relativo ai racconti di H. P. Lovecraft, soltanto per i quali meriterebbe di essere ripubblicato.
 



Woyzec, Il golem, Canto di Natale.
Woyzec, Il golem, Canto di Natale.

Lo stile cupo e funereo di Battaglia si addice perfettamente a tradurre in immagini i lugubri racconti di Poe, ma Battaglia si cimenta anche coi racconti grotteschi e fantastici dell'autore e con altri grandi scrittori "gotici", Lovecraft ed Hoffman per citare altri due maestri del genere.
Fra gli innumerevoli lavori di Battaglia ricordiamo ancora le riduzioni dei testi di Maupassant (Palla di Sevo, Mamma Sauvage, ...), numerosi adattamenti di fiabe (L'acciarino, Giamil lo sfortunato, ...) ed inoltre Woyzec, Il golem, Canto di Natale. Gli adattamenti sono sempre straordinari, a volte molto fedeli all'originale altre volte trasposti più liberamente.
Le pubblicazioni dei suoi racconti si susseguono sulle più prestigiose riviste e vengono spesso raccolti in volume ("Totentanz", "Battaglia racconta maupassant"). Ancora oggi, ad oltre 20 anni di distanza dalla morte, le sue storie continuano ad essere ristampate con notevole successo.
A volte le storie vengono riproposte nell'originale bianco e nero, altre volte in versioni colorate in modo tutt'altro che banale dalla moglie Laura Battaglia (e il caso delle numerose storie ripubblicate sul mensile Corto Maltese, nato proprio nell'ottobre del 1983, data di morte del grande autore Veneziano).
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Lo stile cupo e funereo di Battaglia si addice perfettamente a tradurre in immagini i lugubri racconti di Poe, ma Battaglia si cimenta anche coi racconti grotteschi e fantastici dell'autore e con altri grandi scrittori "gotici", Lovecraft ed Hoffman per citare altri due maestri del genere.
Fra gli innumerevoli lavori di Battaglia ricordiamo ancora le riduzioni dei testi di Maupassant (Palla di Sevo, Mamma Sauvage, ...), numerosi adattamenti di fiabe (L'acciarino, Giamil lo sfortunato, ...) ed inoltre Woyzec, Il golem, Canto di Natale. Gli adattamenti sono sempre straordinari, a volte molto fedeli all'originale altre volte trasposti più liberamente.
Le pubblicazioni dei suoi racconti si susseguono sulle più prestigiose riviste e vengono spesso raccolti in volume ("Totentanz", "Battaglia racconta maupassant"). Ancora oggi, ad oltre 20 anni di distanza dalla morte, le sue storie continuano ad essere ristampate con notevole successo.
A volte le storie vengono riproposte nell'originale bianco e nero, altre volte in versioni colorate in modo tutt'altro che banale dalla moglie Laura Battaglia (e il caso delle numerose storie ripubblicate sul mensile Corto Maltese, nato proprio nell'ottobre del 1983, data di morte del grande autore Veneziano).
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venerdì 5 luglio 2013

John Kenn Mortensen

Parlare di mostri marini & co. mi ha fatto venire in mente uno dei miei illustratori preferiti, il danese J.K. Mortensen che ha il tocco lieve dell'orrore casalingo, un po' come Edward Gorey. 





Questo signore che scrive programmi televisivi per bambini, si diletta a disegnare esclusivamente su post-it gialli.
Proprio quelli che noi comuni mortali adoperiamo per  scrivere un indirizzo, un numero di telefono, la lista della spesa di oggi, a lui servono per creare un mondo di mostri enormi, disegnati tutti soltanto con una penna.



Terrificanti e docili si nascondono alle spalle dei bambini, sono la materializzazione del mostro sotto il letto che ha fatto la fortuna di molti scrittori e sceneggiatori, primo fra tutti del Re, Steven King.







Mortensen si inventa una intera cosmogonia di orrori, marini, fluviali e silvestri e certamente è uno degli artisti che meglio può interpretare tutto il mondo Lovercraftiano dei "Grandi Anziani" e i miti del ciclo di Chtulu.




Gli uomini, ma più spesso i bambini vengono istruiti, accompagnati nella loro educazione e nei loro giochi affinchè il mostro diventi parte del quotidiano e si crei la necessaria sintonia con il senso di estraneazione che così spesso i bambini riescono a darci.




...e che loro accettano come normale....