Nei bestiari medievali la Manticora è descritta come una bestia che vive in India, con il volto d'uomo, del colore del sangue (rosso cinabro). Il corpo è del leone, la coda dello scorpione. Secondo Plinio, che riferisce le parole di Ctesia, medico greco di Artaserse Mnemone, essa ha tre ordini di denti connessi come quelli d'un pettine e una voce flautata con la quale attira i viaggiatori. La coda (o il corpo) è irto di aculei che vengono scagliati con forza all'intorno.
Sembra che il suo nome derivi dal persiano mard khora che significa "mangiatrice d'uomini"
Flaubert nelle ultime pagine della "Tentazione di Sant' Antonio" la descrive così:
" I marezzi del mio pelame scarlatto si confondono col riverbero delle grandi sabbie. Soffio dalle narici lo spavento delle solitudini. Sputo la peste. Mangio gli eserciti, quando s'avventurano nel deserto. Ho le unghie ritorte a succhiello, i denti tagliati a sega; e la mia coda roteante è irta di dardi che lancio a destra, a sinistra, in avanti, in dietro. Guarda! Guarda! (la manticora lancia le spine della coda, che si irradiano come frecce in tutte le direzioni. Gocce di sangue piovono schioccando sul fogliame.)"
Emerson Lake & Palmer hanno inciso per l'etichetta Manticore, come anche la PFM e il Banco del Mutuo Soccorso, e tutto questo sproloquio di oggi su quest'animale immaginario, mi è saltato fuori perchè cercavo il brano seguente, tratto da un concerto del 1971 (credo) The Sage, uno dei pezzi dell' Lp "Pictures at an exibithion" ispirato alla omonima opera di Musorgskij.
Forse si capisce che amo il Progressive.......
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